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Due chiacchiere con il produttore.

Ciao, mi chiamo Roberto. Sono nato e cresciuto a Montesperello, una graziosa collinetta nei pressi del Lago Trasimeno, in Umbria.  Da  generazioni nella mia famiglia di agricoltori si è sempre prodotto vino e olio. Il legame con la campagna e con la mia terra d’origine è sempre stato forte. Così dopo essermi laureato in Scienze Agrarie e dopo aver lavorato per tanti anni con società chimiche inglesi e tedesche sono tornato alla mia passione e ho ripreso in mano l’azienda di famiglia.                                                                                                                           

Ettari vitati: 12                                                                                                                                              Numero bottiglie prodotte: il dato varia a seconda delle annate, ma di media 40.000                   Vitigni coltivati: Merlot, Cabernet Sauvignon, Sangiovese, Grechetto, Chardonnay e Trebbiano. Regime di conduzione in vigna: sin dal reimpianto del 1998 la tecnica di allevamento è quella del Guyot doppio, la resa per ettaro è bassa come bassa e la produzione unitaria. Abbiamo 5209 piante per ettaro e per ogni vite non si produce più di 1,4 kg di uva. 
 

Il vino è frutto di impegno e di scelte mirate, è il prodotto di investimenti in termini di tempo e di denaro. Il vino nasce dalla vigna e nei nostri vigneti mantenuti e curati come giardini, ciascun filare è espressione del profondo rispetto per la natura e del contatto continuo dell’uomo con la sua terra d’origine. Per me il vino è anche gioia e convivialità, protagonista della quotidianità ma soprattutto delle festività. 

Il vino che rappresenta tutti i valori in cui credo è il mio Merlot Riserva “Spiridione”. Le sue uve, raccolte rigorosamente a mano, vengono selezionate e arrivano poi in cantina integre ed intatte. Questo vino matura per 18 mesi in botti di rovere francese da 250 litri, affina 6 mesi in bottiglia prima di essere messo in commercio e ha bisogno di qualche altro anno per essere gustato nella sua massima pienezza. Una volta versato nel calice sprigiona profumi e sentori inconfondibili; una volta assaporato i suoi tannini morbidi e vellutati mi rievocano alla mente tutta la storia che questo vino ha alle spalle. Non a caso il nome scelto per questo vino è quello di Spiridione, un antenato della mia famiglia, vescovo di Urbino a cavallo fra ‘700 e ‘800.          
 

Essendo io cresciuto in campagna, un ambiente sano dove un buon bicchiere di vino sapeva giovare sia il fisico che la mente, il mio obiettivo è proprio quello di creare un vino genuino e di qualità anche nel rispetto dell’ambiente. Il mio sogno nel cassetto è vedere il mio marchio affermato sul mercato come vino che garantisca affidabilità e soddisfazione per il consumatore.