Due chiacchiere con il produttore.
Ciao Roberto, raccontami di te.
Ciao, mi chiamo Roberto. Sono nato e cresciuto a Montesperello, una graziosa collinetta nei pressi del Lago Trasimeno, in Umbria. Da generazioni nella mia famiglia di agricoltori si è sempre prodotto vino e olio. Il legame con la campagna e con la mia terra d’origine è sempre stato forte. Così dopo essermi laureato in Scienze Agrarie e dopo aver lavorato per tanti anni con società chimiche inglesi e tedesche sono tornato alla mia passione e ho ripreso in mano l’azienda di famiglia.
Hai sempre lavorato nel mondo del vino?
Non ho sempre lavorato nel mondo del vino, ma per il mio lavoro ho sempre avuto rapporti con produttori vinicoli che necessitavano dei prodotti che vendevo. Prossimo alla pensione, ho deciso di dedicarmi completamente alla mia azienda. Pur avvalendomi delle conoscenze e dei metodi di produzione appresi in famiglia, ho apportato anche alcune innovazioni in vista della creazione di un vino di qualità.
Cosa ti piace del tuo lavoro?
Del mio lavoro di agronomo e produttore mi piace l’impegno, la costanza e la pazienza che servono per raggiungere la qualità nel vino finale. Mi piace la sfida che mi pongo nella creazione di un vino: i miei vini nascono prima nella mia testa, vengono progettati, vengono ragionati e poi segue la concretizzazione della mia idea. Del mio lavoro mi piace anche il contatto quotidiano e diretto con la campagna: è bello conoscere i cicli della natura ed è altrettanto stimolante, anche se impegnativo, riuscire a seguirli in modo da ottenere un vino che presenti la sua tipicità.
Da quanto tempo la tua azienda produce vino?
La mia famiglia produce vino e olio dai primi del ‘900 e io faccio parte della terza generazione di produttori di vino. Il vino che produco ora però deriva dai vigneti che io ho reimpiantato nel 1998: la mia mission è quella di rispettare le tradizioni e le competenze apprese nella mia famiglia, ma non trascurare mai le innovazioni agronomiche ed enologiche.
Dati relativi all’azienda:
Ettari vitati: 12 Numero bottiglie prodotte: il dato varia a seconda delle annate, ma di media 40.000 Vitigni coltivati: Merlot, Cabernet Sauvignon, Sangiovese, Grechetto, Chardonnay e Trebbiano. Regime di conduzione in vigna: sin dal reimpianto del 1998 la tecnica di allevamento è quella del Guyot doppio, la resa per ettaro è bassa come bassa e la produzione unitaria. Abbiamo 5209 piante per ettaro e per ogni vite non si produce più di 1,4 kg di uva.
Che significato ha per te il vino?
Il vino è frutto di impegno e di scelte mirate, è il prodotto di investimenti in termini di tempo e di denaro. Il vino nasce dalla vigna e nei nostri vigneti mantenuti e curati come giardini, ciascun filare è espressione del profondo rispetto per la natura e del contatto continuo dell’uomo con la sua terra d’origine. Per me il vino è anche gioia e convivialità, protagonista della quotidianità ma soprattutto delle festività.
Quale è a tuo parere il vostro vino più rappresentativo?
Il vino che rappresenta tutti i valori in cui credo è il mio Merlot Riserva “Spiridione”. Le sue uve, raccolte rigorosamente a mano, vengono selezionate e arrivano poi in cantina integre ed intatte. Questo vino matura per 18 mesi in botti di rovere francese da 250 litri, affina 6 mesi in bottiglia prima di essere messo in commercio e ha bisogno di qualche altro anno per essere gustato nella sua massima pienezza. Una volta versato nel calice sprigiona profumi e sentori inconfondibili; una volta assaporato i suoi tannini morbidi e vellutati mi rievocano alla mente tutta la storia che questo vino ha alle spalle. Non a caso il nome scelto per questo vino è quello di Spiridione, un antenato della mia famiglia, vescovo di Urbino a cavallo fra ‘700 e ‘800.
A quale cibo lo abbineresti?
Questo vino si abbina bene ai piatti tipici umbri: il maiale e la selvaggina sono un perfetto connubio, soprattutto se cucinati nelle versioni culinarie tradizionali umbre, facendo uso di spezie, odori e anche tartufi. La raffinatezza di questo Merlot riesce a sposarsi anche con la finezza del cioccolato.
Hai un sogno nel cassetto?
Essendo io cresciuto in campagna, un ambiente sano dove un buon bicchiere di vino sapeva giovare sia il fisico che la mente, il mio obiettivo è proprio quello di creare un vino genuino e di qualità anche nel rispetto dell’ambiente. Il mio sogno nel cassetto è vedere il mio marchio affermato sul mercato come vino che garantisca affidabilità e soddisfazione per il consumatore.
